L’ipertensione è una condizione patologica diffusa che si caratterizza per la presenza di una elevata pressione arteriosa del sangue: questi livelli di pressione fuori dalla norma sono costanti, anche in situazioni di normalità e di riposo; si tratta, dunque, di uno stato in cui la pressione sanguigna, che viene costantemente pompata dal cuore fino alle arterie, è sempre superiore ai valori standard.
Quando i livelli consentiti della pressione minima e quelli della massima non sono rispettati, ecco che, anche senza alcun sintomo evidente, si potrebbe rischiare molto, degenerando anche fino a serie complicanze.
L’ipertensione arteriosa non è propriamente una malattia, piuttosto un fattore di rischio e un campanello d’allarme capace di mettere in guardia il paziente, prima di conseguenze più gravi. Essa colpisce solo una parte della popolazione, soprattutto quella adulta, anche perché spesso l’ipertensione è conseguenza di cambiamenti che si verificano a seguito dell’invecchiamento dell’organismo.
Come gestire l’ipertensione arteriosa
I rischi del non intervenire tempestivamente in caso di ipertensione arteriosa potrebbero portare al verificarsi di malattie cardiovascolari gravi: per questo infatti è opportuno agire in tempo sul problema e prevenire i danni che potrebbero essere provocati dalla forte e costante pressione nelle arterie.
Quando entrambi i valori di pressione, ossia quelli di minima e massima, sono superiori ai valori consentiti dalla norma, allora si parla di condizione di ipertensione sisto-diastolica.
È importante specificare che, spesso, anche l’uso o abuso di alcune sostanze, tra le quali fumo e alcool, ed inoltre fattori come stress, sedentarietà e sovrappeso, potrebbero portarti, in determinati casi, all’aumento dei valori della pressione arteriosa: in queste situazioni sarà però sufficiente sospendere o eliminare l’assunzione di tali sostanze e cercare di ridurre anche tutti gli altri fattori.
I valori in questo modo potranno tornare presto alla normalità; in caso contrario dovrai rivolgerti al medico e optare per una soluzione più adatta a te.
Per il trattamento dell’ipertensione arteriosa si utilizza di solito una procedura diagnostica che misura spesso la pressione del sangue, questo per la durata totale di un’intera giornata, monitorando costantemente i valori: si tratta dell’holter pressorio, un test non invasivo che funziona tramite un apparecchio di dimensioni ridotte, apparecchio che viene legato in vita grazie ad una comoda cintura.
L’holter pressorio funziona, dopo l’avvenuta accensione, in modo autonomo, attraverso uno strumento che utilizza uno sfigmomanometro portatile e che misura la pressione sanguigna dopo determinati minuti, a intervalli di tempo regolari, ma sempre costanti.
Durante il controllo periodico e automatico potrai, tuttavia, se necessario, avviare manualmente una nuova misurazione: questo soprattutto qualora si dovessero presentare particolari disturbi come vertigini, agitazione, senso di svenimento o capogiri.
I medici effettuano l’installazione dell’holter pressorio ai pazienti che hanno frequenti sbalzi di pressione; l’esame dura 24 ore e si svolge in modo semplice e senza rischi. Dopo la fase di calibrazione dello strumento, potrai dedicarti alla tue normali attività quotidiane.
Cosa avviene durante il periodo di test tramite holter pressorio
L’holter pressorio, dopo la corretta installazione, misurerà i livelli di pressione arteriosa e, grazie ad una memoria interna, registrerà in modo chiaro e definitivo il singolo risultato delle differenti misurazioni. Il dispositivo è collegato ad un apparecchio programmato per registrare ed è dotato anche di un bracciale da misurazione.
Durante il periodo di test, per evitare di sbagliare i risultati dell’esame, è opportuno prestare attenzione ai movimenti che farai: basterà non urtare o far oscillare continuamente lo strumento di misurazione, evitare di fare bagni o docce, e rinunciare, per evidenti ragioni, ad attività fisiche e sportive. Un eccessivo movimento dell’apparecchio potrebbe infatti alterare la misurazione, e di conseguenza tutti i risultati finali del tuo test.
Nel momento della misurazione il bracciale posto sul tuo braccio si gonfierà; nel giro di pochi secondi poi la fascia si sgonfierà nuovamente tornando alla normalità, questo fino al prossimo controllo di pressione che di solito avviene ogni 30 minuti circa.
La misurazione non comporta dolore, ma il gonfiaggio del bracciale, ad intervalli regolari, potrebbe crearti un piccolo fastidio. È importante, anche se con le dovute attenzioni, continuare a svolgere le solite attività giornaliere.
Concluse le 24 ore previste per il test potrai tornare dal medico che ha installato la strumentazione; il dottore a questo punto toglierà l’apparecchio e con un computer analizzerà i dati della pressione registrati dall’apparecchio; successivamente consegnerà il diario clinico per poi ottenere i risultati definitivi dell’holter pressorio.
Di solito nel giro di pochi giorni questi saranno disponibili e, frutto dell’osservazione del medico e di tutti i dati forniti dalle misurazioni costanti effettuate tramite lo strumento installato, sapranno indicarti la strada giusta per intervenire in maniera rapida ed efficace sul tuo problema.