Postura scorretta e problemi alla colonna vertebrale: valutiamoli con la Spinometria

Secondo alcune statistiche, gli italiani che soffrono di mal schiena sono tra i dieci e i quindici milioni. Nella maggior parte dei casi, la patologia è causata da un’errata postura o da abitudini scorrette sia durante il lavoro che il tempo libero.

La postura è un presupposto ineluttabile per un buon funzionamento del nostro sistema motorio, perché influisce sull’equilibrio del corpo stesso. Nonostante i grandi passi effettuati nel campo della medicina e della chirurgia, oggi è possibile studiare le cause del mal di schiena senza finire subito sotto i ferri, ma sottoponendosi a esami come la spinometria, un sistema che è in grado di studiare la struttura vertebrale, individuando, in maniera non invasiva, le cause del fastidio.

L’importanza di una postura corretta

Avere una postura corretta è essenziale per permettere al nostro corpo di muoversi bene e in maniera equilibrata. Questo perché la postura non è altro che la risposta inconscia del nostro corpo alla posizione che assumiamo, sia in piedi che seduti, e assumerne una scorretta causa dei carichi anomali su parti precise del corpo, scatenando i dolori che tutti conosciamo.

La postura è talmente importante che si struttura già dalla nascita, prima regolando le parti che si occupano della suzione e della masticazione e poi quelle della colonna vertebrale, quando il bambino comincia a tenere una posizione eretta. La postura va ad agire sulle tre curve della colonna vertebrale, ovvero quella cervicale, quella dorsale e quella lombare, che devono sempre essere tenute in forma e in armonia tra loro.

Questo consente di mantenere un corretto equilibrio muscolare e scheletrico, indispensabile per proteggere le strutture portanti del corpo, far lavorare correttamente i muscoli e mantenere nella posizione adeguata gli organi toracici e addominali. Una scorretta postura, invece, può causare una pericolosa rigidità o tensione muscolare, che non solo limita la nostra mobilità, ma può scatenare fastidi o, peggio, dolori cronici.

La maggior parte delle volte, queste patologie si affrontano ricorrendo a farmaci o terapie ma, in realtà, andrebbero analizzate a fondo per individuarne la causa scatenante tramite esami come, appunto, la spinometria.

Cos’è la spinometria

La spinometria nasce come un’alternativa non invasiva alla classica radiografia nel controllo della scoliosi dei bambini. Tuttavia, col passare degli anni, i ricercatori si sono resi conto che questo esame avrebbe potuto essere utilizzato anche in altri settori, soprattutto quello dei disturbi funzionali della schiena.

Questo perché è una metodologia innovativa, che armonizza le migliori tecnologie ottiche con quelle informatiche. Grazie alla spinometria, infatti, si possono studiare le già citate tre curve della colonna vertebrale (cervicale, dorsale e lombare), grazie alle quali si stabilizza quell’armonia necessaria per non soffrire di problemi alla schiena. Ognuna di queste curve, infatti, deve essere caratterizzata da un angolo ottimale, in grado di garantire il funzionamento corretto del sistema vertebrale e articolare che, a sua volta, sostiene il busto. Ogni qualvolta queste curve si spostano, cambiando la propria angolazione, tendono a diventare troppo elastiche e, quindi, causano lo spostamento delle vertebre su se stesse, dando vita al classico “scivolamento”. Se, invece, le curve diminuiscono il proprio angolo, si irrigidiscono e possono causare la comparsa di ernie. In ambedue queste situazioni, il sintomo principale è il dolore alla schiena, che causa difficoltà sia a camminare che a stare seduti. Un fastidio che, come tutti sappiamo, va e viene a seconda del periodo, ma che, grazie alla spinometria, può essere studiato e approfondito arrivando all’origine del dolore, ovvero alla posizione delle tre curve vertebrali. Grazie a questo esame, infatti, lo specialista potrà controllare, oltre alle tre curve, anche il bacino, la postura e l’armatura, riuscendo a stabilire la postura migliore per esorcizzare i dolori e la conseguente terapia.

Come funziona la spinometria

La procedura con cui viene effettuata una spinometria è molto semplice e, come detto, non invasiva. Il paziente deve soltanto posizionarsi per una manciata di secondi davanti al dispositivo di rilevazione che, grazie a una luce alogena proiettata sul dorso nudo della persona, trasmette i dati attraverso una telecamera digitale.

Il software del dispositivo analizza, quindi, i risultati ottenuti e procede alla ricostruzione in tre dimensioni della conformazione del dorso, della colonna vertebrale e della posizione del bacino. Su questo schema, lo specialista potrà andare ad agire, scovando la causa principale del dolore e i posti esatti da sottoporre alla terapia conseguente.

I risultati ottenuti fino a oggi hanno dimostrato che la spinometria è una metodica molto precisa e affidabile, tanto che i punti rilevati durante la scansione hanno una precisione di 0,01 millimetri. Inoltre, è un esame veloce e ripetibile quando necessario, tramite il quale si possono consultare i dati in tempo reale, tanto che si sta diffondendo sia in Italia che all’estero, soprattutto presso i grandi Istituti di Ricerca, le Università e molte cliniche private.

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