Il termine RADAR è l’acronimo inglese per Radio Detecting And Ranging (rilevatore e localizzatore con onde radio). L’apparecchio per radarterapia emette onde elettromagnetiche di frequenza 2450 MHz, la cui lunghezza d’onda è di 12,5 cm.
Effetti
Le microonde emesse dall’apparecchio radar provocano un aumento termico all’interno dei tessuti per effetto Joule (l’energia elettromagnetica si trasforma in calore per mezzo del meccanismo delle perdite dielettriche). Le microonde vengono assorbite selettivamente da parte di tessuti con alto contenuto di acqua (tessuti muscolari e periarticolari). Possono raggiungere una profondità di penetrazione massima di 3 cm.
Gli effetti terapeutici della radarterapia si esplicano in un’azione decontratturante (rilassamento muscolare), in una riduzione del dolore e in uno spiccato effetto trofico.
Mezzo di produzione
Le microonde vengono prodotte da un particolare diodo, il magnetron, e convogliate tramite un cavo coassiale ad una antenna fornita di riflettore. Possono essere raggiunte potenze di uscita da 10 a 300 watt, in emissione continua o ad impulsi.
Modalità di applicazione
L’antenna deve essere posta a una distanza di circa 12,5 cm dall’area da trattare e non più vicino per il rischio della formazione di onde stazionarie. Il paziente percepisce una sensazione di calore meno intensa rispetto alla marconiterapia, ma più gradita e tollerata. La durata media delle applicazioni varia tra i 10 e i 20 minuti, con cadenza quotidiana, per cicli di 15-20 sedute ripetibili dopo adeguato intervallo. La potenza utilizzata è generalmente compresa tra 100 e 150 watt. Il paziente deve trovarsi in posizione comoda e confortevole e non la deve cambiare durante il trattamento, perché è immerso in un campo elettromagnetico ed in sintonia con esso. E fondamentale che l’irradiazione avvenga perpendicolarmente rispetto al segmento da trattare.
Indicazioni terapeutiche
Artropatie, artriti, periartriti, lombosciatalgie e cervicobrachialgie.
Contratture muscolari antalgiche e algie post-traumatiche. Fibrositi, borsiti, tendiniti e morbo di Raynaud. Contusioni e algie muscolari.
Controindicazioni e precauzioni
Generali – Febbre, neoplasie, scompensi cardiorespiratori, aging, arteriopatie, gravidanza, soggetti portatori di pace maker e/o di apparecchi acustici.
Locali – Presenza di mezzi di sintesi, cicli mestruali, vasculopatie, osteoporosi grave.